X edizione del Premio Unione Latina a un'opera cinematografica a carattere storico

L'Unione Latina, anche quest’anno, ha proseguito la sua collaborazione con il Festival del Cinema Latino Americano di Trieste, che ha avuto luogo dal 23 al 31 ottobre 2010 ed è ormai giunto alla sua XXV edizione, proponendo la X edizione del Premio Unione Latina alla migliore opera cinematografica a carattere storico.

La giuria del Premio Unione Latina, composta da studenti provenienti dal Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico, è stata coordinata da un rappresentante della Direzione della Cultura e della Comunicazione e ha deliberato sulle seguenti opere cinematografiche:

Corumbiaradi Vincent Carelli (Brasile, 2009, 117’), Tom Ze, Astronauta libertado di Igor Iglesias Gónzalez (Brasil, 2009, 90’), Cine, Dioses y billetes di Lucas Brunetto (Argentina, 2009, 77’), ESMA, memorias de la resistencia di Claudio Remedi (Argentina, 2010, 60’), Gorri di Carmen Guarini (Argentina, 2010, 74’), César López Claro, trabajo y esencia di Luis Cazes (Argentina, 2009, 54’), Todos tienen sus milagros di Alex Kahn (Argentina/USA, 2009, 25’), Malvinas, tumba de la locura di Miguel Rodríguez Arias (Argentina, 2010,  55’), Nukak Makú di Héctor Ulloque Franco e Manuel Ruiz Montealegre (Colombia, 2010, 28’), La mutación di Gregory Cohen (Cile, 2009, 3’).

La giuria del Premio Unione Latina alla migliore opera cinematografica a carattere storico ha conferito il Premio al documentario Corumbiara di Vincent Carelli (Brasile, 2009, 117’), con la seguente motivazione: “perché è un’opera cinematografica che si distacca per il lavoro e l’impegno di ricerca sulla problematica della difesa dei diritti umani delle popolazioni indigene, sconosciuta perlopiù al grande pubblico. Tale tematica tratta di una realtà storica molto forte e emblematica in America latina, che in questo film si presenta nella sua purezza, perché non influenzata da culture esterne a questo continente”.

Una menzione speciale è stata attribuita al documentario Cine, Dioses y billetes di Lucas Brunetto (Argentina, 2009, 77’), con la seguente motivazione: “perché è un’opera cinematografica che ci informa e ci fa interessare a un argomento che, anche se alla nostra età dovrebbe essere di poca importanza, riesce però a indurci a una nostalgia che ci fa rimpiangere i cinema di quartiere (cines de barrio)”.

Nell’ambito dello stesso Festival, l’Unione Latina ha presentato la retrospettiva intitolata Guerre di indipendenza e rivoluzioni in America latina, i cui 15 film sono stati proiettati al Cinema-Teatro Miela, che con le sue due sale rappresenta il luogo principale in cui si svolge l’intera manifestazione, al Collegio del Mondo Unito dell’Adriatico e nell’aula magna dell’Università degli Studi di Trieste. La retrospettiva cinematografica, già presentata dalla nostra Organizzazione in una decina di paesi d’America latina e d’Europa, e che sarà proposta nel corso del prossimo anno in altri luoghi, ha lo scopo di rendere omaggio e festeggiare la ricorrenza dei Bicentenari delle indipendenze di diversi Stati latinoamericani e il Centenario della rivoluzione messicana.

Festival del Cinema Latino Americano di Trieste

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